I fiorai notturni a Roma (dopo le lucette e i palloncini degli esercizi commerciali) sono uno strippo che mi accompagna fin da quando ho messo piede in questa città. Soffrire di insonnia è congeniale a questo tipo di studio, che io conduco con una sorta di impegno da entomologo. Queste persone sono "schiave dei fiori", la cosa può sembrare romantica ma come spesso accade la realtà è molto più prosaica dell'immaginazione, il fatto è che hanno così tanta roba da non riuscire più a chiudere i negozi, se non col rischio di soffocare tutte le piante nel giro di una notte. Così, non potendo avere spazi più grandi, l'unica soluzione rimane quella di rimanere in piedi a vegliare. Se c'è un dio in giro da qualche parte credo che vegli anche lui così, come questi fiorai, con le palle girate e una specie di stanchezza mista a rassegnazione per una forma di vita bella ma in fin dei conti irrilevante. Credo che continuerò a fotografarli per tutta la vita.