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IN AETERNUM


ITALIA, Bologna, Gennaio2020. Durante il periodo di Lockdown, dove era concesso uscire di casa solo per fare la spesa, ho cominciato a collazionare alcuni reperti legati alla pandemia che andavo trovando per strada, nuovi oggetti di consumo un tempo legati solo all'ambito clinico e oggi diventati casalinghi indispensabili, merce usa e getta che negli ultimi anni è diventata parte consistente dei nostri rifiuti. Quello che mi ha colpito era come in poco tempo questi rifiuti avessero invaso ogni angolo della città, soprattutto il loro mantenersi integri se confrontati col deperimento degli altri rifiuti, quasi che il tempo per loro non passasse: un richiamo costante allo spettro della pandemia che permane nei luoghi umani al pari di questi oggetti. In parte li fotografavo nei posti dove li trovavo, come fosse una sorta di rilevamento archeologico, in seguito vi ho affiancato alcuni scatti in studio, una sorta di controcanto evocativo di esperienze e memoria.




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