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URSIDAE


“Ecco dunque questa vasta, selvaggia, vacillante madre di noi tutti, la Natura, che vive in tutto quello che c’è attorno, che come il leopardo mostra tanta bellezza e tanto affetto per i suoi figli; eppure noi siamo svezzati così presto dal suo seno per essere lasciati alla società, a quella cultura che è esclusivamente un’interazione dell’uomo sull’uomo.”

Henry D. Thoreau




TRENTO - VAL RENDENA 20-30Agosto2023. La reintroduzione dell'orso in Italia è stata possibile tramite l'attuazione del progetto Life Ursus presso il parco nazionale dell'Adamello Brenta e che prevedeva l'importazione di 9 individui dalla Slovenia (3 maschi e 6 femmine di età tra 3 e 6 anni) per ricreare in 20-40 anni una popolazione di orsi di 40-50 individui.

Le aree idonee (il Trentino occidentale e le province di Bolzano, Brescia, Sondrio e Verona) coprivano oltre 1700 kmq. La fase operativa del progetto è iniziata nel 1999, con la liberazione dei primi due esemplari: Masun e Kirka. Tra il 2000 e il 2002 sono stati liberati altri 8 individui, per un totale di 10 complessivi. Il progetto si è concluso nel 2004 con successo, arrivando ad una popolazione di circa 50 esemplari. Ad oggi però non si ha una stima precisa degli esemplari che circolano nel territorio Trentino, Viene stimata la presenza di 29 branchi (o gruppi familiari) per un totale di 194 esemplari.

Mentre la linea della politica locale sembra essere quella di un piano di abbattimenti programmati o di reclusioni in parchi faunistici degli esemplari cosiddetti “confidenti”, per via di alcune sporadiche predazioni di greggi o attacchi alle proprietà dei residenti delle valli dove l'orso è maggiormente diffuso, c'è chi alla logica dell'uccisione contrappone scelte e metodi diametralmente opposti in modo da favorire una possibile convivenza pacifica con questi grandi carnivori quali sono il lupo e l'orso. A Giustino, in Val Rendena, ad esempio ci sarebbe un Parco faunistico appena ultimato nel quale si potrebbero ospitare gli esemplari più problematici, ma si è preferito lasciarlo all'abbandono. Ci sono poi singole persone che credono in una convivenza pacifica e possibile con gli orsi, ed in genere con tutti i grandi carnivori, allevatori come Nicolò e Sonia che usano recinti elettrificati, stalle chiuse e cani da guardiania per pascolare il loro gregge di pecore con ottimi risultati, passando da 40 a zero predazioni in solo sei mesi, usando fototrappole per individuare i tragitti degli orsi in modo da non invadere il loro spazio.




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